Salvatore Schiano vola a Parigi con la parola d'oro

Economia Napoli prima su trentadue paesi. Cerimonia di premiazione a Monte Sant'Angelo. Una interessante iniziativa della cattedra di francese della professoressa Ansalone

In un'era di crescente colonizzazione della lingua inglese c'è chi ama ancora pensarla diversamente. Magari sarà, occhio e croce, una specie d'eccezione, uno studente non perfettamente allineato con il mercato del lavoro (nei curricula la conoscenza della lingua inglese spesso e volentieri è la conditici sine qua non), ma che in compenso si sarà tolto la soddisfazione di aver scelto a dispetto del dio mercato (per inciso : la stragrande maggioranza dei ragazzi che scelgono come prima lingua il francese in questa facoltà o lo fa perché è completamente a digiuno dell'inglese - non a caso la lingua spagnola sta conoscendo un vero e proprio boom - oppure perché lo conosce dalle scuole superiori, le scelte di "vocazioni" sono poche, vedi anche tedesco). Tutto questo per parlare attraverso luoghi comuni.

La realtà invece talvolta è diversa, e difficile da decifrare. Così ci tocca di raccontare di un premio che spunta all'improvviso, del lavoro di una cattedra che fa onore alla facoltà, e di studenti che si scoprono bravi. A dirla più seriamente il nome della manifestazione, che abbraccia ben 32 paesi, è "Le Mot d'Or" (La parola d'oro). Come ci ha gentilmente spiegato la dott.ssa Valerla Spetti, collaboratrice della cattedra di francese della professoressa Maria Rosaria Ansalone, il concorso, aperto a tutti gli studenti di discipline economiche, consiste nel suggerire dei neologismi in lingua francese per far fronte alla continua evoluzione della terminologia degli affari (l'inglese in Francia non è ben accetto) e preparare un progetto imprenditoriale.

In Italia è alla terza edizione  dopo le due di Firenze del '92 e del '93 quest'anno è stata la volta di Napoli.

Nell'ambito della manifestazione Salvatore Schiano, iscritto al IV F.C. ad Economia del Federico E, è risultato più bravo di tutti, ed ha così vinto un viaggio a Parigi di quattro giorni (per chi non l'avesse capito : è arrivato prima di tutti in tutti e 32 paesi). Nell'aula T4 del complesso di Monte Sant'Angelo, intorno alle 12.00 di lunedì 11 novembre, ha vissuto il suo piccolo momento di gloria. Di fronte a lui c'erano il preside della facoltà il prof. Vincenzo Giura, la titolare della cattedra di Francese, la prof. Maria Rosaria Ansalone, il direttore del Dipartimento il prof. Carmelo Formica, il console francese a Napoli madame Josyane Cou-ratier, e monsieur Jean Marcel Lauginie, presidente dell'APFA (Actions pour promovoir le francais dei affaires) - l'associazione che organizza il concorso, patrocinato dall'Air France - e alle sue spalle un nutrito gruppo di studenti, appassionati e addetti ai lavori.

Ricostruendo la vicenda attraverso diverse testimonianze, si è trattato anche della degna conclusione di un corso "tenuto benissimo". Gran lavoro da parte di tutti (diversi i ragazzi che hanno espresso giudizi più che lusinghieri), menzione speciale per i lettori di lingua, e ottimi risultati.

Alla fine abbiamo avvicinato Salvatore. Non si sente un genio. "Diciamo che in francese me la cavo" - dice. Poi aggiunge : "È stata soprattutto un 'esperienza divertente, fatta in maniera rilassata. Per quanto mi riguarda io sono un appassionato della lingua francese e per di più vincere questo premio mi è costato pochissima fatica, appena un 'ora, la durata della prova (che si è svolto a marzo, n.d.r.). Quello che invece mi piacerebbe sottolineare è l'esperienza del corso di francese. Un corso intenso, duro, ma tenuto in maniera esemplare, non solo dalla prof. Ansalone, che è molto brava, ma anche da tutti i suoi collaboratori. Si eleva al di sopra della media e questo non lo dico per piaggeria".

Massiminimo Gentile, anche lui studente del corso di francese, conferma la bravura di Salvatore : "io in Francese non sto messo affatto male, ma nonostante ciò facevo fatica a stargli dietro".

Pure la prof. Ansalone, visibilmente soddisfatta, si sbilancia : "Forse i grandi numeri sono altrove, ma questi ragazzi costituiscono un gruppo di interlocutori veramente valido, che ha raggiunto un ottimo livello di preparazione. Anche M. Lauginie ha fatto loro i complimenti".

G.A.

(Ateneapoli du 22 novembre 1996)

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